cosa stavo pensando?

"COSA STAVO PENSANDO" portavoce di quelli che amano le operazioni più del risultato, di quelli che hanno più di una metafora, di quelli che non ce la faccio, di quelli che.. ma non ti vergogni?! e per quelli lì..

Sunday, June 11, 2006

Elogio alla conversazione demenziale

In una conversazione demenziale non sono adottati i normali schemi di comportamento che si usa attivare in una conversazione standard. Quando dico a qualcuno cosa studio, o che lavoro faccio, il contenuto della mia comunicazione é per la maggior parte esplicito e all’ascoltatore non resta che immagazzinare l’informazione, senza un alto grado di elaborazione.
In una conversazione demenziale, il significato di ciò che dico è più implicito, perché non osservo i normali schemi di comportamento, l’interpellato dovrà attivarsi per elaborare e potrò così capire, dalla sua risposta, molte più cose rispetto a quelle che capirei in una conversazione formale.
La conversazione demenziale, inoltre, non è cosa da tutti, in quanto per essere attuata da un individuo, questi deve superare i pregiudizi relativi a essa. Una persona in grado di accettare che i suoi contenuti psichici espressi rasentino la demenza é sicuramente una persona più risolta perché libera da preconcetti.
Detto ciò, propongo a chi volesse raggiungere con i propri interlocutori un grado di intimità più alto, di promuovere una conversazione demenziale! La risposta comportamentale dell’interlocutore vi permetterà, fin da subito, di capire il suo grado di libertà individuale (intesa come libertà dagli schemi di comportamento) e il livello di interazione che è disponibile a concedervi.
Guardatevi, a mio avviso, non tanto da quelli che cercano di riportare la discussione a un livello più formale o sostenuto perché questo può voler dire che ora! non sono disposti ad entrare troppo in intimità con voi, ma possono comunque concepirlo (un grado di intimità privo di regole di forma).
Guardatevi invece da quelli che sembrano spiazzati e confusi, perché anche se non vogliono tenervi lontani (non consciamente almeno..), non conoscono libertà dagli schemi di comportamento e con questi non potrà mai esistere una vera e interessante! relazione.

il saggio uno!

3 Comments:

Anonymous Anonymous said...

ciao Marco sono venuto a visitare il blog, come sempre sei un grande... continua cosi

Dino

6:52 PM  
Blogger il blebo said...

conversazione demenziale...la migliore a cui io possa pensare, reduce di una cena demenziale a base di bagnet verd e bruschette (..l'alito notturno e le scorregge implacabili di costa aumentate esponenzialmente)..next sei invitato..sewmpre che non ci resti troppo col vizio, in olanda

1:12 PM  
Blogger il blebo said...

..inoltre, la miglior conversazione demenziale avviene con i bambini. la mia croce baby sitted purtroppo è troppo scema per ribattere alle mie osservazioni demenziali, ma non ho dubbi che esista una forte percentuale di popolo infantile in grado di sostenerne egregiamente una. poi crescendo si diventa deficienti. poi un giorno si trovano le chiavi.. forse.

2:35 PM  

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